Presbicia: "We operate on both eyes separately because we don't want any surprises”
28/06/2022
La presbiopia o vista stanca è un difetto di rifrazione dovuto alla perdita di elasticità del cristallino, la lente naturale dell'occhio che ci permette di mettere a fuoco gli oggetti a diverse distanze, meccanismo conosciuto come accomodazione.
Nel corso degli anni, il cristallino perde progressivamente la sua naturale elasticità e diventa più rigido, quindi meno flessibile. La perdita progressiva della capacità accomodativa si manifesta generalmente dopo i 40 anni ed evolve nel tempo.
Difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti vicini.
Necessità di allontanare gli oggetti per vedere meglio.
Sensazione che il testo balli e le lettere siano sfocate, o affaticamento oculare.
Mal di testa se si fissa la vista da vicino per un lungo periodo di tempo.
Occhi rossi, asciutti, prurito, lacrimazione e sensazione di corpo estraneo quando si utilizza più a lungo la visione da vicino.
L'insieme di questi sintomi della vista stanca comportano a affaticamento oculare.
La presbiopia non si può prevenire perché è legata al processo di invecchiamento dell'occhio. È importante sottoporsi a controlli regolari a partire dai 40 anni, visto che è legata all'età ed è quando generalmente compaiono i sintomi.
Sono stati proposti vari esercizi e supplementi nutrizionali (come la luteina) per ritardare l'insorgenza della presbiopia, ma finora non ci sono prove scientifiche che siano efficaci.
Un modo per ripristinare realmente la funzione fisiologica dell’accomodazione sarebbe la sostituzione del contenuto del cristallino con un gel trasparente ed elastico che riempirebbe il sacco capsulare (Phaco-Ersatz).
Esiste un'altra possibilità, con l'arrivo dei laser ultra-veloci (di femtosecondi) si comincia a considerare l'opzione di fare chirurgia al cristallino senza intaccarne la trasparenza, recuperando così la sua elasticità e funzione accomodante.
La presbiopia non può essere curata, ma ci sono metodi per alleviare la difficoltà di messa a fuoco per cui si può parlare di correzione della presbiopia.
Correzione ottica
Esistono diversi tipi di occhiali:
Monofocale: permette di vedere bene da vicino.
Bifocali: combinazione della visione da lontano e da vicino.
Occupazionali: Permettono di vedere bene a media distanza (computer) e da vicino.
Progressivi: Le lenti progressive cambiano progressivamente la gradazione per correggere sia la visione da lontano, sia l’intermedia da vicino.
Esistono anche lenti a contatto bifocali o multifocali, che devono essere personalizzate per ogni paziente.
Correzione chirurgica
Nessuno dei metodi chirurgici finora proposti è stato in grado di ripristinare una vera e propria accomodazione, nel senso di capacità dinamica e continuamente variabile, per mettere a fuoco a tutte le distanze, solo alcuni modi per porvi rimedio in misura maggiore o minore.
Chirurgia laser
Consiste nel modellare la cornea, modificarne l’asfericità aumentando la profondità di campo, compensando così la perdita di accomodazione del cristallino.
Altre tecniche di chirurgia corneale comprendono la monovisione (tipo LASIK o simili) che corregge un occhio per vedere bene da lontano (occhio dominante) e l'altro per vedere bene da vicino (occhio non dominante), e la creazione di cornee bifocali o multifocali (PresbyLasik). Lo svantaggio principale di queste procedure è che sono irreversibili.
Impianto di lenti intracorneali
Impianto di lenticoli sottili nello spessore della cornea, sia sollevando un lembo come nella LASIK, sia creando una tasca interlaminare. Questi impianti possono essere di tipo refrattivo (lente intracorneale), anche per creare una cornea bifocale o in forma di diaframma senza potere ottico. Sono procedure reversibili.
Impianto di lenti intraoculari
Consiste nella sostituzione del cristallino con una lente pseudofachica (sia bifocale, multifocale o a gamma estesa). Queste lenti non sono adatte a tutti i pazienti, quindi è necessario effettuare uno studio preoperatorio completo.
Presentano anche alcune limitazioni nella qualità visiva e a volte causano disagi, soprattutto nella visione notturna, anche se è il cervello che alla fine sceglierà l'immagine d’interesse in ogni momento e la sua capacità di adattamento può compensare molte delle imperfezioni del sistema.
Il successo della chirurgia refrattiva dipende in gran parte dall'individualizzazione del trattamento basato su una buona diagnosi e una corretta indicazione della tecnica chirurgica.